lunedì 28 aprile 2008

Wanda FERO presidente della provincia di Catanzaro



Wanda Ferro, candidata del Pdl, e' il nuovo presidente della provincia di Catanzaro. Al ballottaggio, ha battuto Pietro Amato, Pd. Ferro ha ottenuto il 60,1% dei voti, contro il 39,9% del suo avversario.

Dati anagrafici
- Wanda FERRO, nata a Catanzaro il 24.03.68
Titoli di studio
- Diploma Liceo Linguistico;
- ha frequentato il Corso di Laurea in Lingue presso l'università degli Studi di Messina;
- laureanda in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Cosenza..
Attivita' lavorative
- Nel '95/96 collaboratrice della Promo Com Sud di Catanzaro, dove si è interessata delle pubbliche relazioni;
- nel '96 ha collaborato con la Union Contact di Roma promotrice delle manifestazioni Vivere il Mare e Settimana Azzurra organizzate in Calabria;
- dal '96 al '99 ha lavorato nella segreteria amministrativa della società Alpa di Catanzaro;
- componente del Comitato Tecnico Scientifico della Scuola di Alta Formazione per il Turismo, con sede a San Giovanni in Fiore, come esperta dei problemi del turismo in Calabria;
- dal '96 al '99 ha collaborato alla redazione del periodico Pianeta Calabria, curando le rubriche di turismo, spettacolo e servizi sociali;
- dal '99 con contratto a tempo determinato è dipendente dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, con compiti di segreteria nello staff del Presidente.
Attività politico-amministrative
- Dal 1997 al 2001 è Consigliere Comunale a Catanzaro, dove fa parte delle Commissioni Consiliari Urbanistica, LL.PP. e Sport;
- dal '99 è Presidente della Commissione Comunale delle Pari Opportunità a Catanzaro, con la quale Commissione ha promosso tutta una serie di convegni ed iniziative tra le quali l'istituzíone dello "Sportello D" a Catanzaro;
- dal 2001 è nominata dalla Regione Calabria Consigliere di Parità Regionale membro supplente;
- nel 2001 è rieletta Consigliere Comunale a Catanzaro;
- nel giugno 2001 assume la delega di Assessore Comunale alla Cultura, Spettacolo, Pari Opportunità, Politiche Giovanili, Gestione Edifici Artistici, Biblioteca ed Archivio Storico al Comune di Catanzaro;
- quale Assessore alla Cultura promuove nell'agosto 2001 la rassegna di spettacolo "Una città per Cantare" che raggiunge la cifra record dì oltre 200.000 presenze in quattordici avvenimenti; partecipa alla formulazione dello Statuto approvato dal Consiglio Comunale di Catanzaro della "Fondazione Politeama" che gestirà il Nuovo Teatro Politeama di Catanzaro ed il Complesso monumentale del San Giovanni; nel dicembre del 2001 promuove la rassegna di spettacoli "Christmas Song" che ottiene un grande successo di critica e di pubblico; organizza presso il Complesso monumentale del San Giovanni la mostra fotografica dei Fratelli Alinari, la mostra dei fumetti del disegnatore Casertano autore di Dylan Dog, la mostra sull'Arte Sacra.
nel 2004 e' l'unica donna eletta in Consiglio Provinciale dove oggi rappresenta il Collegio Catanzaro Centro nella maggioranza del Presidente Traversa. Dal 2003 e Commissario della Federazione Provinciale AN di Catanzaro, Nominata dal Presidente Nazionale on. Gianfranco Fini. Rieletta nel 2006 al Consiglio Comunale (consigliere di opposizione) capogruppo AN. eletta Vice Presidente Consiglio Comunale
Altre attivita'
- dal 1995 è responsabile regionale di Alleanza Nazionale per la Calabria per il turismo;
- dal '95 è componente della Consulta Nazionale del turismo dì Alleanza Nazionale;
- componente della Agenfor Calabria, che opera nel settore della formazione professionale;
- componente dell'Associazione Pianeta Calabria, settore editoria e promozione;
- ha svolto attività sindacale presso la UGL di Catanzaro;
- ha partecipato a numerosi seminari informativi sulla Pubblica Amministrazione, tra cui un Seminario a Bruxelles sui fondì comunitari;
- possiede il diploma di Direttore Tecnico d'Agenzia di Viaggi;
- dal 2001 è nominata in qualità di membro supplente quale Consigliere di Parità Regionale dalla Regione Calabria

sabato 26 aprile 2008

NINO PRINCI, ex dirigente dell'US.CATANZARO, grave in ospedale rimane senza braccia e gambe



Stamane a Gioia Tauro Nino Princi è rimasto gravemente ferito da un attentato dinamitardo effettuato suoi confronti. Da quanto si apprende l'ordigno è stato collegato sotto la sua vettura con un congegno che lo ha fatto esplodere all'inserimento della chiave per l'apertura della portiera. A causa delle sue condizione Princi è stato ricoverato d'urgenza all'Ospedale riuniti di Reggio Calabria. Sul posto i Carabinieri per le indagini. Inquirenti al lavoro, a Gioia Tauro, per cercare di fare luce sull'attentato di questa mattina in cui e' rimasto gravemente ferito l'imprenditore Antonio Princi, 45 anni. La collocazione dell'esplosivo sotto la vettura di Princi, una Mercedes, e' sicuramente opera di professionisti. La bomba e' esplosa quanto l'imprenditore ha inserito la chiave per aprire la portiera dell'automezzo. Lo scoppio ha anche danneggiato alcune auto parcheggiate nelle vicinanze, gli infissi di alcune abitazoni ed anche l'insegna di una attivita' commerciale.Gli investigatori seguono tutte le piste possibili, a cominciare dall'attivita' professionale dell'uomo, titolare di diversi negozi di abbigliamento e socio di alcuni supermercati e centri commerciali della piana di Gioia Tauro.


Aggiornamento ore 16:30 - Ha perso gambe e braccia l'imprenditore Nino Princi a causa dell'esplosione di una bomba collocata sotto la sua auto. Princi ha avuto dilaniati una mano ed una gamba. Agli Ospedali riuniti di Reggio Calabria,i medici hanno però dovuto amputare all'imprenditore le braccia e la gamba che gli era rimasta perchè la funzionalità degli arti era stata compromessa dalle gravi lesioni subite a causa dell'esplosione. L'imprenditore,è in prognosi riservata.


Francesco VALLONE

venerdì 25 aprile 2008

Comunicato dell'UDC provinciale sul prossimo Ballottaggio




L’eccezionale risultato riscosso dall’UDC alle elezioni provinciali è certamente la conseguenza di un impegno serio e costante nel tempo della dirigenza del partito e del ruolo primario svolto dai candidati nei trenta collegi.Questo esito elettorale ci riempie di soddisfazione nonostante le defezioni e le fuoriuscite di tanti amici che hanno preferito la via comoda a quella della coerenza e della linearità politica, e ci fa guardare con ottimismo alla prospettiva politica del partito ed al ruolo importante che potrà continuare a svolgere.Con il lavoro di tutti siamo riusciti a coprire gli scompensi avvenuti e il partito ha, peraltro, dimostrato evidente ed encomiabile omogeneità di movimento attestandosi su analoghi trend elettorali sia alle elezioni provinciali che a quelle per la Camera e per il Senato.Non possiamo quindi esimerci dall’esprimere compiacimento per il positivo risultato pur nelle condizioni di difficoltà e di assediamento in cui il partito si era trovato, ed esplicitare sentimenti di orgoglio e di fierezza per un partito che esprime una classe dirigente di alto profilo e che ha espresso candidati di qualità e di grande valenza elettorale.Un sincero apprezzamento e ringraziamento sentiamo di rivolgere ai tanti amici, candidati e non, che hanno dimostrato e testimoniano quotidianamente gran senso del partito e profonda convinzione nel progetto e nel percorso politico dell’UDC e ringraziamo l’elettorato che ha recepito il nostro progetto politico, premiandoci con la fiducia e il consenso.Oggi l’UDC rappresenta un indubbio valore aggiunto e determinante nell’esito del ballottaggio di domenica prossima per l’elezione del Presidente della Provincia.E’ mancato l’apparentamento tecnico con l’area politica di collocazione naturale per l’UDC che vede la candidatura a Presidente della Provincia dell’amica Wanda Ferro. L’apparentamento, cioè il collegamento formale, non è stato accolto per motivazioni tecniche, ma la stessa Ferro, così come l’intera sua coalizione, con una pubblica dichiarazione, che giudichiamo positivamente, ha riconosciuto il ruolo politico importante ed essenziale dell’UDC, riconoscimento ribadito poi in ogni occasione pubblica, sia per le precedenti comuni esperienze sia in una proiezione politica che guarda al futuro.La valutazione che ne è seguita, anche in considerazione di un orientamento prevalente espresso dal Comitato Provinciale del Partito assieme ai candidati nei collegi per una posizione di coerenza politica e di continuità, è stata quella di indicare la strada della libera scelta di voto.Chi ha la responsabilità di guida di un partito non può, infatti, comunque ignorare la volontà e l’orientamento della stragrande maggioranza del partito stesso, dai quadri dirigenti al singolo elettore, né può ignorare che l’UDC è alternativo alla sinistra, per cultura, per visione ideale e valoriale e per programmi.E’, quindi, legittima la scelta di ogni amico dirigente o di ogni elettore nella libertà di coscienza che ci siamo permessi di indicare, e tuttavia nella consapevolezza del prevalente e significativo orientamento politico dell’elettorato dell’UDC e degli organismi di partito e del gruppo dei candidati.Auspichiamo, infine, che all’indomani della tornata elettorale si possano ricreare le condizioni e le convergenze politiche per riprendere univoci percorsi, mirati esclusivamente ai futuri appuntamenti e soprattutto ad un comune impegno per la soluzione dei problemi della nostra terra.
Vito Bordino

giovedì 24 aprile 2008

La Festa della Liberazione per riscoprire il centro



Torna la manifestazione "Siamo in corso" promossa dall'amministrazione comunale in occasione della Festa della Liberazione. Come era nei pronostici, la manifestazione si è avvicinata ancora un po' a quella dell'1 maggio, andando a caratterizzare anche la giornata del 26. Una due giorni (sponsorizzata dalla presidenza della Giunta regionale) non avvantaggiata dal clima elettorale e dal ballottaggio che si svolgerà nel week-end ma sicuramente appetibile per i momenti aggregativi che la contraddistinguono. Il programma della manifestazione (contenuto in una spesa di 15 mila euro) è stato illustrato ieri mattina nel corso di una conferenza cui hanno preso parte Davide Cosco, responsabile per la cultura della Giunta comunale, il portavoce del sindaco Vittorio Todaro, il consigliere con delega alla cultura della pace Eugenio Occhini, e Daniele Carchidi, componente del comitato organizzativo. Critico Cosco nei confronti di chi ha sollevato polemiche nei confronti della manifestazione e di chi non ha aderito per questioni ideologiche, essendo la due giorni vicina al ballottaggio per le provinciali: «La festa è di tutti ed è anche un momento per stringersi alle tradizioni. Appare anche strano che da questa parte (politica, ndr) debbano arrivare solleciti al patriottismo». «L'iniziativa è libera da qualunque retorica – ha aggiunto il portavoce di Olivo – se le istituzioni l'avessero dimenticata avrebbero dato segnali di involuzione». Nelle intenzioni di Occhini, anche quella di rafforzare il principio che guarda a Catanzaro come ad una città accogliente: «Le due giornate rappresenteranno uno snodo di reciprocità, il capoluogo dialogherà con le altre realtà territoriali sulle tematiche della pace e della non violenza, dei diritti umani e civili, dell'inclusione e della solidarietà sociale». Ma andiamo al programma: venerdì 25, dalle 9 alle 13 nel salone delle Poste centrali, sarà possibile visitare la mostra "I Fantasmi del mare"; al campo scuola, invece, alle 9.30 si svolgerà il I trofeo della Liberazione, un meeting di atletica leggera giovanile. Dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20 corso Mazzini ospiterà "il Corsosolidale", la raccolta degli stand delle associazioni e degli enti no-profit che hanno aderito alla manifestazione. Dalle 20 alle 24 in piazza Grimaldi si esibiranno "The rockers band + Gioman", dj set by Docta P e la "Andrea notti band", special guest Dilù Miller. Quanto alla mostra ed agli stand il programma rimane invariato anche per il 26 quando dalle 10.30 alle 13, sul Corso, si svolgeranno i giochi in piazza (giochi tradizionali, gioco-sport, gessetti, costruzioni, giocoleria, etc...). Alle 18 partirà la seconda edizione della staffetta della pace. La ditta "Calabrialatte" offirà il latte ai bambini che prenderanno parte alla manifestazione; la "Siarc" metterà a disposizione dei pasti per gli addetti ai lavori. In collaborazione con Poste Italiane e in occasione del cinquantenario del simbolo della pace, verrà emesso un annullo postale speciale utilizzabile nelle giornate del 25 (gli uffici centrali delle Poste rimarranno aperti) e del 26. A "il Corsosolidale" hanno aderito, da tutta la regione: Acli; Admo; Ala associazione Anti-racket; Algo Mas; Altracatanzaro; AltroAiuto; Alveare; Amistrada; Anobio Calabria; Antigone; Asim; Avis; BancaEtica; Boschi mari puliti; Catanzaroturbolenta; Centro Asa bio; Fair Trade Italia; Centro calabrese di solidarietà; Centro tutela minori; Associazione Aurora; Cgil; Cia; Cineteca della Calabria; Cir; Circolo i 100 passi; Cittadinanzattiva; Tribunale per i diritti del malato; Coldiretti; Comitato delle associazioni; Comunità Progetto sud; Csv; daSud; Emergency; Fabbrica di Leonardo; Fai; Fondazione Betania; Fondazione Calabria Etica; Centri per la famiglia; Fondazione Pina Gigliotti; Ises Italia; Italia-Cuba; L'Albero della vita; La Masnada; Legambiente; Lila; Mare nostrum; Medici in Africa; Metasud; Movi; Osservatorio Falcone-Borsellino; Pic.Asso; Promidea; Scenari visibili; Sentinelle del Mattino; Terra di confine; Tribunale difesa diritti del minore; Uisp; Ulixes; Unponteperà; Unicef; Usabile; Valle del Marro libera terra; Wwf; Casa del Consumatore.

mercoledì 23 aprile 2008

Consigliere Ranieri a sostegno di AMATO


Voglio esternare il mio sostegno incondizionato alla coalizione di centrosinistra che si appresta al voto del ballottaggio di domenica prossima. Coalizione che ha deciso di affidare a Pierino Amato il compito di riportare un nuovo clima nella nostra provincia dove, dopo 14 anni di gestione del centrodestra, si è acuita la distanza di buona parte del territorio con la città capoluogo. Il territorio provinciale, infatti, in questi anni è stato abbandonato. Una condizione subita principalmente dalle aree interne che rappresentano circa il settanta per cento dell’intera area, così come è stato grave la disattenzione nei confronti della città del Piana. Dagli interventi che si sono susseguiti sulla stampa negli ultimi giorni si è capito che si vuole banalizzare il confronto politico in atto riconducendolo ad una scelta personale tra i candidati Amato e Ferro. Una scelta che invece riguarda i due modi di considerare la politica e da questo discende la preferenza del Candidato che possa bene interpretarlo. Questa coalizione del centrodestra catanzarese, pur di provare a vincere, ha imbarcato tutti e di tutto dimenticando troppo facilmente quanto dichiaravano qualche mese addietro. Invece spudoratamente e smaniosi di fare risultato a qualsiasi costo hanno provveduto a mettere in pratica “sfavillanti campagne acquisti” mettendo in atto vecchi e “miserevoli” sistemi alla ricerca del consenso elettorale. Un esempio per tutti il concorso indetto proprio alla vigilia dell’avvio della campagna elettorale. La competizione per le provinciali è riuscita a cancellare frettolosamente le polemiche precedenti, e nel centrodestra, si sono ritrovati insieme esponenti che hanno cambiato periodicamente ed in maniera disinvolta partiti e schieramenti politici, altri che erano stati additati come “gente che nulla aveva a che vedere con la politica, animate da interessi di certo non coincidenti con quelli di Catanzaro e dei catanzaresi”. Politici considerati dei transfughi e dei trasformisti, i quali, nelle elezioni del 2006,voltando per sempre le spalle al centrodestra ne hanno determinato una così pesante sconfitta. Su tutto ciò si era elevata l’opera moralizzatrice di Traversa che sempre in quella circostanza, si vantava di aver “ contribuito alla sconfitta del trasformismo politico”. Cosa è cambiato in questi ultimi due mesi per cancellare tutto questo ? La risposta io me la sono data. Invito le elettrici e gli elettori a domandarsi come mai in questi ultimi tempi lo scenario politico è cambiato e di valutare attentamente prima di fare la propria scelta. Sono certo che il corpo elettorale è attento, intelligente e cosciente e saprà valutare a chi dare fiducia. Mi auguro che questa scelta ricada massicciamente sul candidato di centrosinistra Pietro Amato, che saprà certamente difendere le istanze dell’intera Provincia.

Li, 23 aprile 2007
Andrea Ranieri
Consigliere Comunale Partito Democratico

Se il ghetto non è Harlem ma la città è Catanzaro


Come in tutti i ghetti, anche in questo ci si entra e basta. Chi è solo di passaggio, sulla via che porta al mare, può addirittura ignorarne l’esistenza. È viale Isonzo, dentro il quartiere “Pistoia” di Catanzaro e già la toponomastica lascia intendere una prima verità: c’è la città e c’è un’altra cosa che la città vuol mantenere lontana da sé. Il ghetto di Catanzaro ha le bizzarrie raccontate da Abraham Cahan nel suo “Perduti in America”; ha casermoni alti, grigi e di altri colori che finiscono per diventare grigio anch’essi. Sono quanto di peggio l’edilizia popolare potesse offrire poco più di quindici anni fa.
All’assenza di genio architettonico - e da queste parti non è una novità - ha fatto il paio quella di genio amministrativo e così, dopo le prime assegnazioni regolari “graduatoria in mano”, gli appartamenti sono diventati proprietà di chiunque fosse stato in grado di occuparli. Un po’ per scelta e un po’ per forza, è qui che ha avuto luogo il primo tentativo d’integrazione tra Rom e “Civili” (in questo modo,gli stessi rom definiscono l’altra parte del mondo). Ho appuntamento- perché anche qui non si entra se non si conosce nessuno- con il mio amico Antonio che a Viale Isonzo, per diritto, abita da almeno dieci anni. Pur essendo ospitale e generoso, confermando il primo dei luoghi comuni sui calabresi, è la prima volta che Antonio mi invita in casa sua; mi ha confidato di vergognarsi del posto in cui vive e che solo la nostra lunga amicizia ha scalfito quel pudore.
È ingegnere civile, il mio amico. Laureato con il massimo dei voti all’Università della Calabria, ha trent'anni e lavora da quattro da precario in uno studio tecnico cittadino. Guadagna settecento euro al mese che, con qualche lavoretto da professionista indipendente, diventano faticosamente novecento, talvolta mille: gli va di lusso, in fondo. È la classe del proletariato evoluto, quella a cui appartiene: mani pulite,delicate e giacca e cravatta come tuta da lavoro. È sabato pomeriggio, in una di quelle giornate in cui non si fatica a credere che il vento gelido possa portare via con sé un bel pezzo d’orecchio. Mentre scendo dall’autobus e attraverso la strada in direzione del quartiere, vedo il cielo sopra i palazzi volgere al buio e, in lontananza, le larghe pale bianche dell’impianto eolico continuare a girare senza farci caso. Qualche metro verso l’interno c’è un edificio costruito da poco: doveva essere la sede di una forza pubblica, una qualsiasi, tanto per affermare che questa porzione di città non è abbandonata a se stessa. È invece una costruzione vuota, chiusa, sbarrata, con una gelida luce bianca a illuminare le stanze sgombre. Tutti i comandanti, gli operatori, i rappresentanti sindacali, hanno declinato l’invito, opposto resistenza. Troppo pericolo, le forze dell’ordine amano stare in centro, a Catanzaro.
Poco più giù c’è uno spiazzo occupato per metà da un Tir con rimorchio: ci stanno caricando sopra due macchine e non posso pensare che stia accadendo qualcosa d’illegale, la strada principale è solo a una decina di metri. Tiro dritto fino a scorgere la Chiesa Cattolica Romana, onore a quella: mi viene da pensare che l’unica istituzione presente nel giro di centinaia di metri abbia sede in uno stato estero. Qui, il dibattito sulla doverosa laicità dello Stato perde il suo senso e la Chiesa, più che istituzione millenaria è, come nelle guerre, edificio con un interno più sicuro degli altri. La salita attraverso la quale si arriva nel mezzo del quartiere è significativa come l’erbaccia, i barattoli ammaccati, i pezzi di pane ammuffito, i giocattoli rotti e i colli di bottiglia che trovo per strada. Perfino lo scheletro di un alto edificio mai terminato, pare voglia significare qualcosa che non è. C’è un secondo palazzo, finito e abitato, proprio accanto allo scheletro. È singolare, i primi due piani sono uno sotto e l’altro appena sopra il livello della strada. Cammino sul marciapiede per concludere la mia salita e basta voltare lo sguardo verso le finestre a un palmo dal marciapiede, per avere la netta impressione di camminare tra le cucine, i salotti, le camere da letto di quella gente. In breve sarò al centro di questo posto.
Una macchina sfreccia con grande rumore nella mia stessa direzione e disegna una scia di fumo nero il cui puzzo si mischia a decine di altri odori che adesso tutti insieme sembrano far capolino nel mio naso. Cipolla, birra, gas di scarico, sudore, ruggine, muffa. Accelero il passo e mi ritrovo nel punto da cui posso vedere tutto il quartiere. Conto tre, quattro, cinque, sei portoni. Anche i palazzi normalmente abitati hanno almeno uno o due appartamenti devastati. Sono quelli usati per i pezzi di ricambio. Fa freddo, eppure la strada è piena di gente. Un gruppetto di adulti armeggia intorno a qualcosa che non riesco a vedere, un bambino cerca di far partire la sua moto in miniatura spronato dai compagni, tre vecchie donne dalla faccia scura e dai seni enormi mi guardano affacciate dal balcone, poggiate sulla ringhiera coperta da un tappeto. È il luogo dei luoghi, questo, e pare non ci sia spazio per volti da "acqua e sapone". Non posso negarlo: in qualche modo sono affascinato.
Seguo le istruzioni di Antonio, passo accanto a un cubo prefabbricato adattato a bar e continuo dritto. C’è gente che parla da distanze straordinarie urlandosi contro, c’è una donna in pigiama e pantofole in mezzo alla strada: in una mano ha le chiavi di casa, nell’altra un piatto fumante. Per ogni piano di un palazzo c’è sempre qualcuno alla finestra, proprio come nel cinema di una grande città, c’è sempre almeno uno spettatore a guardare lo spettacolo. Adesso che è buio dovunque, il quartiere pare ancora più grande e le luci arancio quasi lo rendono elegante. Vorrei fermarmi per strada e guardare, scrutare, comprendere e sentire profondamente giusto l’insegnamento di Spinoza, per il quale le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate, ma capite. Se fossi in una banlieue Parigina acquisterei una birra in quel bar di lamiera appena passato e starei qui per ore. Ma non sono a Parigi, non ho la giustificazione d’essere straniero nel fare cose stupide e c’è il mio amico che m’aspetta. L’edificio di Antonio lo riconosco subito.
Proprio come mi aveva raccontato, c’è la piccola statua di un Cristo davanti al portone. Passo al vaglio severo di un paio di inquilini affacciati e di un tizio che aspetta qualcuno o qualcosa in una macchina col motore acceso. Due gradini soltanto, poi il citofono e sono arrivato. La casa di Antonio è al penultimo piano e questo mi piace, non oso pensare a cosa si possa vedere dall’alto. Non c’è ascensore, solo la tromba, e le mattonelle del portone sembrano quelle usate per l’interno di una stanza da bagno. Ogni centesimo risparmiato sui materiali è un centesimo guadagnato dal costruttore, mi è stato spiegato; l’edilizia popolare a volte è un ’affare in cui il popolo ci rimette. L’appartamento è accogliente, caldo. Arriva il cioccolato della signora Giovanna che intanto si mette a parlare del posto in cui vive. Non è per niente contenta e dopo pochi istanti soltanto, mi rendo conto che per chi non cerca l’ispirazione per i suoi scritti, la vita qui dentro non deve essere semplice. ”Ho conosciuto persone che prima di iniziare questa convivenza con i vari delinquenti del quartiere avevano un po’ di civiltà, ora sono perfettamente integrati, meravigliosamente mimetizzati con l'ambiente degradato in cui vivono. La cosa peggiore è che questa storia non avrà mai fine perchè i ragazzini di oggi, e futuri delinquenti di domani, non avranno mai la possibilità di riscattarsi. Come fargli capire che esiste un mondo diverso là fuori , se le giornate sono scandite sempre dal solito, inesorabile nulla? “
Giovanna non riesce a tenere ferme le mani e la vena sul collo si fa gonfia ad ogni parola. “Niente scuola, solo vita di strada per i ragazzini di Pistoia. Sono tutti in giro a infastidire la gente, a pronunciare le parole più scurrili, a imparare a guidare senza patente, a rubare, a portare pacchetti di droga da un portone all’altro. È da loro che si dovrebbe partire per cambiare almeno il futuro. Il presente ormai è andato Perchè non si fa nulla affinché almeno frequentino le scuole dell'obbligo?” Antonio mi racconta del tizio all’ultimo piano, spaccia eroina alla città intera per conto delle cosche di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone e che spesso i tossici, cercando lo spacciatore, gli bussano in casa. Una sera d’estate, suo padre ha trovato sulle scale una donna con una siringa infilata nel seno scoperto; quella ha chiesto anche scusa, pare non fosse riuscita a rinviare di qualche minuto lo sballo.
C’è Amalia, la vicina con turbe mentali. È stata venduta dai genitori a un tunisino che proprio oggi l’ha riportata indietro, non la vuole più. Poi m’invita a seguirlo verso la finestra, mi indica appartamenti e mi racconta storie. Ogni storia è una smorfia che si aggiunge al suo volto, capisco che sta raccontandomi in pochi minuti ciò che non ha volto dirmi per anni. Mi parla dei bambini con la barba, della compravendita dei figli, di donne mai uscite dal quartiere e che oltre al solito ristorante delle cerimonie non vedranno altro, di mamme quattordicenni, di ladri, mignotte e alcolisti. Mi porta ad un'altra finestra, quella di camera sua, dà su un campo buio,pieno d’immondizia, di auto e moto rubate. Due uomini sotto una luce rossa stanno tagliando qualcosa: è rame, il nuovo business. Molti muoiono folgorati per rubare il rame alle ferrovie e se riescono a scamparla si tranciano le dita tentando di tagliarlo con seghe e coltelli. Antonio mi parla ancora del suo senso di vergogna.
Prima doveva vergognarsi della casa nella quale abitava: una sola stanza che faceva da salotto, sala da pranzo e camera da letto. Ora deve vergognarsi del quartiere in cui vive, come a dire che pare non sia cambiato nulla e anzi che la vergogna si sia “espansa”. Quando lascia lo studio tecnico in cui lavora, tornando a casa, in auto, controlla bene che nessun collega gli stia dietro e possa riconoscerlo. Antonio è il classico laureato “ad alto potenziale” con decine di borse di studio alle spalle, è la persona più capace e intelligente che conosca eppure avverte tutta la sensazione di “superiorità” anche solo espressa nello sguardo del tecnico che bussa alla sua porta per la lettura del gas. Tutti pensano che qui ci siano solo gli altri, quelli che si vedono per strada,nessuno crede che qui possa vivere un ingegnere.
Mi spiega che sta provando a risparmiare l’ottanta percento delle sue entrate e che tra un anno o due spera di avere un contratto che possa permettergli di accendere un mutuo. Provo a raccontargli che tanti uomini di successo hanno vissuto in quartieri degradati, difficili, e che proprio quell'esperienza ha offerto loro la rabbia necessaria ad andare oltre tutti gli altri… snocciolo esempi, ricordo nomi…ma Antonio mi risponde che questo è un quartiere travestito, male, da ghetto e come ogni travestimento mal riuscito appare volgare e superfluo agli occhi di chiunque, anche ai suoi. I COME FROM HARLEM! IO VENGO DA VIALE ISONZO! No, effettivamente non ha nulla di epico. E non rende più forti.


da ILTEMPO.IT

Fabrizio Scarfone

martedì 22 aprile 2008

Giro d'italia la città rifà il look



Il 13 maggio p.v. Catanzaro ospiterà l’arrivo della IV tappa del Giro d’Italia. La prestigiosa competizione ciclistica italiana, giungerà sul lungomare del Capoluogo dopo aver percorso i 187 km che collegano Pizzo Calabro (luogo della partenza) a Catanzaro. La carovana rosa attraverserà le Serre passerà da Soverato e percorrerà in lungo e in largo la città. Su richiesta dell’Assessorato al Turismo del Comune, guidato da Roberto Talarico l’intera Giunta ha concordato di far concludere la tappa del Giro, dopo aver gareggiato su un circuito cittadino appositamente studiato per coinvolgere l’intera cittadinanza. Quasi tutti i 25 km di estensione della città saranno percorsi dalla carovana del Giro.
Certamente questo comporterà un grande ritorno di immagine per il Capoluogo ma anche una serie di importanti lavori pubblici. L’Assessorato ai LL.PP., guidato dall’Assessore Antonio Tassoni e diretto dall’ingegnere Cardamone, ha indetto ed espletato dei bandi per un importo pari a euro 1.098.774,70. I lavori di manutenzione straordinaria del piano viabile in occasione del Giro d'Italia sono così suddivisi: Tratto via Bizantini, via Nuova, via Angioini, via Conti Ruffo, via Conti Loritello per un importo complessivo di € 391.803,75; secondo tronco lavori tratto via Indipendenza, via Turco per un importo complessivo di € 304.502,50; terzo e ultimo tronco lavori tratto via Nazionale, ponte Nalini, Lungomare ed ex area Teti per un importo complessivo di € 402.468,45.
I lavori di asfalto e manutenzione straordinaria inizieranno in questa settimana e termineranno tra una decina di giorni.
Grazie alle suddette opere, quasi tutte le strade che saranno attraversate dai ciclisti che collegano il quartiere marinaro al centro storico avranno un nuovo manto stradale. Non solo asfalto, infatti, saranno risistemate tutte le aiuole e gli spazi verdi lungo il tragitto e in particolar modo il lungomare cittadino sarà arricchito da nuove specie arboree. Un vero e proprio gigantesco maquillage che riguarderà gran parte della città. Per questo motivo, l’Assessore al Turismo, Roberto Talarico ha inteso ringraziare vivamente il Sindaco Rosario Olivo e tutta la Giunta <>.

sabato 19 aprile 2008

Un catanzarese vince ai David di Donatello 2008


I “David di Donatello” edizione 2008 hanno un sapore calabrese. Ieri sul palco dell’Auditorium della Conciliazione in Roma, in occasione della consegna dei più importanti premi del cinema italiano, è arrivata la statuetta “Un corto per il David” per il cortometraggio “Pena. Esclusione di vita” prodotto dalla GEM Produzioni e dalla Fanusa Film e interpretato dal catanzarese Alessandro Grande.Scritto e diretto da Emanuele Pisano, il lavoro di due minuti (durata massima imposta dall'organizzazione per questa sezione) affronta una tematica delicata con sicurezza e fermezza ideologica: “no alla pena di morte”. L’attore calabrese, apprezzato anche come regista e cantante (http://www.alessandrogrande.it/), è già conosciuto per lavori cinematografici e teatrali di rilievo nazionale. Tra i tanti “Enrichetta Ruffo – il coraggio di una nobildonna” con Rosa Pianeta in cui Grande vestiva i panni del cattivo Re Alfonso d'Aragona, “La tempesta” con Nino Scardina e il musical “Moulin Rouge” nel quale ha interpretato il viscido Duca. Il cortometraggio-spot è stato selezionato nelle scorse settimane tra i primi cinque grazie al voto del pubblico e sottoposto poi al giudizio di una commissione artistica presieduta dal regista e scrittore Federico Moccia che lo ha decretato vincitore.

venerdì 18 aprile 2008

Arriva il giro d'Italia, vetrine in rosa e premi all'allestimento migliore


Il giro d'Italia sarà un'opportunità imperdibile per rilanciare il commercio cittadino. In occasione della tappa che il prossimo 13 maggio segnerà il suo arrivo nel quartiere Lido, l'assessore al turismo Roberto Talarico e i giovani imprenditori della Confcommercio hanno siglato un accordo finalizzato a mettere in evidenza le vetrine dei negozi, da nord a sud. Con una conferenza stampa, tenutasi ieri nella sala concerti del Comune, Talarico ed il presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Francesco Viapiana, affiancati da Davide Cosco, hanno presentato l'iniziativa "Vetrine in rosa". Dopo aver ribadito l'importanza di un appuntamento che darà lustro alla città capoluogo di Regione proiettandola nei circuiti mediatici internazionali, l'assessore al turismo ha lanciato un messaggio incisivo ai commercianti : nella speranza che si pongano in un'ottica positiva e propositiva, senza lasciarsi sfuggire l'occasione che il grande evento rappresenta''. Con lo slogan "Porta il 91esimo giro d'Italia nella tua vetrina" si tenterà di coinvolgere i piccoli imprenditori catanzaresi affinché, con una simbolica quota d'iscrizione, si mettano in competizione nel concorso che premierà l'allestimento scenografico più bello ed originale. L'unica cosa data per scontata sarà il soggetto ispiratore, ovvero il tour ciclistico colorato di rosa, per il resto i partecipanti potranno lasciare libero sfogo alla creatività, mettendo insieme la voglia di esaltare i prodotti in vendita e quella di abbellire con stile le vie cittadine. Obiettivo del concorso è valorizzare il lavoro degli operatori commerciali - ha detto Viapiana - e degli artigiani, oltre che migliorare il sistema di accoglienza in favore di quanti, per seguire la tappa, si recheranno a Catanzaro'. La commissione tecnica di valutazione è composta da un delegato dell'assessorato al Turismo del Comune, un delegato della Confcommercio, un rappresentante del settore Immagine e comunicazione della città ed un membro della Camera di Commercio che, prese in esame le foto delle vetrine in competizione (da consegnare entro il 30 maggio agli uffici di riferimento esplicitati nel bando), decreteranno i vincitori. I premi in palio sono quattro: al primo classificato toccherà un weekend a Londra per due persone, il secondo si aggiudicherà un weekend nel centro benessere Altafiumara Resort il terzo un soggiorno settimanale nel villaggio vacanze S. Andrea ed, infine, il quarto arrivato avrà in dono una fornitura di prodotti Made in Calabria. Anche nella scelta dei premi da assegnare l'assessorato al Turismo e la Confcommercio hanno salvaguardato il principio della rivalutazione degli imprenditori locali, distintisi per qualità dei servizi offerti e dei prodotti messi sul mercato, che sponsorizzano "Vetrine in rosa". Dopo le polemiche sollevate dai commercianti di Corso Mazzini per essere stati penalizzati dai lavori di restyling del centro storico arriva, col giro d'Italia, l'attesa occasione di rilancio, che avrà seconda battuta in occasione dell'imminente Notte Piccante alla quale si affiancherà un altro concorso creativo, stesso stile, dal titolo "Vetrine piccanti".

giovedì 17 aprile 2008

Ecco i probabili eletti alla Provincia




24 consiglieri su 30 dovrebbero essere già sicuri di entrare:




Wanda Ferro


Tommaso Brutto (Catanzaro V) PDL
Nicola Montepaone (Guardavalle -Badolato) PDL
Gianpaolo Bevilacqua (Lamezia Terme III) PDL
Peppino Ruberto (Lamezia Terme IV) PDL
Massimo Rattà (Montepaone-Squillace)
PDL Salvatore Garito (Chiaravalle) Nuovo PSI
Sergio Costanzo (Catanzaro V) Mov. Auton. Sud
Ivan Cardamone (Catanzaro VI) Mov. Aut. Sud
Michele Rosato (Nocera T.) Popolari Europei


Pietro Amato

Riccardo Bruno (Borgia) PD
Giuseppe Maida (Chiaravalle) PD
Cosimo Femia (Davoli) PD
Giuseppe Leto (Guardavalle-Badolato) PD
Vincenzo Bruno (Vallefiorita) PD
Lanfranco Nisticò (Catanzaro II) Popolari Democratici
Pantaleone Pisano (Montepaone-Squillace) Popolari Democratici
Francesco Longo (Catanzaro VII) IDV
Gennaro Trapuzzano (Nocera T.) Provincia d'amare
Mario Deonofrio (Girifalco) PS

Francesco Talarico

Emilio Verrengia (Catanzaro VII) UDC


Giuseppe Commodari

i restanti 6 posti dovrebbero essere così divisi...

in caso di vittoria della Ferro:

Pasqualino Ruberto (Lamezia Terme V) PDL
Vittorio Cosentino (Catanzaro VI) PDL
Roberto Costanzo (Lamezia Terme II) PDL
Michelangelo Ciurleo (Botricello) Mov. Auton. Sud
Franco Conidi (Borgia) Nuovo PSI
Domenico Greco (Tiriolo-Gimigliano) UDC


in caso di vittoria di Amato:

Gregorio Buccolieri (Catanzaro III) PD
Antonio Mercurio (Catanzaro VIII) PD
Luigi Puccio (Tiriolo-Gimigliano) PD
Pietro Putame (Curinga) Popolari Democratici
Luigi Aloisio (Davoli) IDV
Domenico Greco (Tiriolo-Gimigliano) UDC

mercoledì 16 aprile 2008

Dal 21 aprile parte primo ciclo disinfestazione

L’amministrazione comunale, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro – Servizio Disinfestazioni, ha programmato a partire dal 21 aprile il primo ciclo di disinfestazione antilarvale su tutto il territorio cittadino.Si partirà dal quartiere Lido. Il resto delle operazioni proseguiranno per dieci giorni e si concluderanno nella zona nord.La priorità è stata determinata tenendo conto della forte escursione termica tra la zona sud e la zona nord della Città.

Domenica 27 Aprile il ballottaggio tra Ferro ed Amato


Sara' necessario il ballottaggio per designare il Presidente della Provincia di Catanzaro. Il candidato del centrodestra Wanda Ferro ha avuto il 45,91% dei consensi (sostenuta dal Pdl 20,09%, Mpa 6,67%, Nuovo Psi 4,74%, Popolari europei per le liberta' 4,04%, Per la Calabria 2,99%, La Destra 2,75%, Pri 2,4%, Democrazia e centralita' 1,8%) mentre Pietro Amato per il centrosinistra si e' fermato al 35,67% (sostenuto dal Pd 16,01%, Popolari Democratici 6,81%, Idv 4,95%, Partito Socialista 3,74%, Provincia d'amare 3,19%, Verdi 1,5%). Francesco Talarico sostenuto dall'Udc ha ottenuto l'11,41% dei voti. A seguire Antonio Giuseppe Commodari della Sinistra L'Arcobaleno al 3,38%, Michela Cimmino con la lista Grandinetti per il lamentino con il 2,84%, Massimiliano Caligiuri per il Partito Comunista dei Lavoratori allo 0,75%.

martedì 15 aprile 2008

Ecco gli eletti al senato ed alla Camera per la Calabria



Sei senatori al Popolo della liberta' e quattro al Partito democratico: e' questo il risultato in Calabria per l'elezione al Senato. Secondo l'attribuzione dei seggi elaborata dal Ministero dell'Interno,


A scrutinio completato, per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, ecco i probabili parlamentari eletti dalla circoscrizione Calabria.

Altrettanto probabili degli “scorrimenti” per effetto delle rinunce dei capilista.
I senatori eletti dal

PDL sono:
Francesco Nitto Palma,
Giuseppe Valentino,
Antonio Gentile,
Vincenzo Speziali,
Francesco Bevilacqua,
Giovambattista Caligiuri.

Il PD elegge al Senato

Luigi De Sena,
Franco Bruno,
Daniela Mazzucconi,
Dorina Bianchi.

fonte DNA
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Alla Camera

fonte adnkronos

Dodici seggi sono stati assegnati in Calabria alla coalizione di centrodestra, di cui undici al Pdl e uno al Movimento per l'autonomia. Otto agli avversari di centrosinitra con sette deputati eletti nella lista del Pd e uno a Italia dei Valori, due seggi sono stati assegnati all'Udc.
- PDL: i primi eletti in lista sono
Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini (che dovrebbero optare per altre circoscrizioni),
Francesco Nucara,
Santo Versace,
il coordinatore regionale di An Giovanni Dima,
il coordinatore regionale di Fi Giancarlo Pittelli,
le parlamentari uscenti Jole Santelli e Angela Napoli,
la giornalista e presidente della Fondazione Marisa Bellisario Lella Golfo,
Giuseppe Galati (ex Udc passato al Pdl prima della consultazione elettorale)
e Ida D'Ippolito.
I primi due non eletti che dovrebbero entrare in seguito alla rinuncia di Berlusconi e Fini sono
Michele Traversa (ex presidente della provincia di Catanzaro dimessosi in previsione della sua candidatura al Parlamento)
e Antonino Foti.

- MPA: Uno il seggio conquistato dal Movimento per l'autonomia, il capolista e' Raffaele Lombardo
che in previsione della rinuncia per la presidenza della Regione Sicilia lascia il posto a
Elio Belcastro, commissario regionale del movimento in Calabria.

- PD: Confermati alla Camera
Marco Minniti (viceministro dell'Interno nella passata legislatura),
Rosa Villecco (vedova di Nicola Calipari al secondo mandato),
Nicodemo Oliverio,
Franco Laratta.
Entra in Parlamento l'ex assessore regionale alla sanita'
e coordinatrice regionale del partito Doris Lo Moro,
riconfermata Maria Grazia Lagana' (vedova del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno),
torna infine l'ex senatore Cesare Marini.

- IDV: Un seggio per Italia dei Valori che come capolista ha Antonio Di Pietro.
Dovrebbe lasciare il posto al segretario regionale del partito Aurelio Misiti.

- UDC: L'Unione di Centro conquista due seggi.
Capolista e' il leader Pierferdinando Casini mentre
il secondo e' il responsabile amministrativo del partito Giuseppe Naro.
Entrambi dovrebbero optare per altre circoscrizioni,
lasciando il posto all'uscente Mario Tassone e al consigliere regionale Roberto Occhiuto.

lunedì 14 aprile 2008

“Il lavoro nella musica popolare calabrese”: seminario di Diritto del Lavoro martedì 15 aprile


Un viaggio all’interno della musica popolare calabrese sui temi che hanno come filo conduttore il lavoro e tutti i suoi particolari risvolti sociali e culturali: sarà, infatti, questo particolare intreccio di parole, suoni, musica e mondo del lavoro, al centro del seminario che si svolgerà, martedì 15 aprile, alle ore 10.30, presso l’Aula C dell’Edificio dell’Area giuridica, economica e delle scienze sociali del Campus universitario di Germaneto.
Incontrerà gli studenti e relazionerà sugli aspetti più significativi di questo binomio musica popolare-lavoro l’etnomusicologo Danilo Gatto.
Nella musica popolare molti, infatti, sono i canti di lavoro, il cui scopo, in alcuni casi, è quello di accrescere l’efficacia stessa del lavoro ritmandolo, mentre, in altri, è proprio quello di consolidare l’appartenenza e la solidarietà all’interno di un determinato gruppo.
Il seminario di martedì prossimo sarà, quindi, anche un’interessante occasione per riscoprire le radici della cultura popolare calabrese, i suoi usi, i suoi riti, le sue tradizioni, nell’incontro tra suoni e parole della nostra terra.
L’iniziativa, nel corso della quale verranno proposti per l’ascolto suggestivi brani che rievocano la tradizione musicale calabrese, rientra nell’ambito delle attività formative promosse dalla Cattedra di Diritto del Lavoro (Professor Antonio Viscomi) della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia.

domenica 13 aprile 2008

Scossa di terremoto avvertita in città


Avvertita nettamente in città attorno alle 12:10 una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 su scala Richter e l'epicentro e' stato localizzato nella sila grande, tra le province di Catanzaro e Cosenza. Non vengono segnalati danni a persone o strutture. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV e dalla rete MedNet nel distretto sismico definito La Sila. Nella foto riportiamo l'epicentro della scossa.

venerdì 11 aprile 2008

In distribuzione Brochure curata dal settore Trasporti


E’ in distribuzione una brochure curata dal settore mobilità e trasporti di palazzo de Nobili. La guida rappresenta un utile strumento per muoversi all’interno della città Capoluogo di regione. Cinque le sezioni. Una riguarda tutti gli orari ed i percorsi del servizio gestito dall’Amc, una seconda i collegamenti delle Ferrovie della Calabria compreso la funicolare. Uno spazio è riservato alle indicazioni per il collegamento tra Catanzaro e l’aeroporto di Lamezia. Descritta anche la mappa dei parcheggi disponibili ed elencati i numeri utili. “Abbiamo realizzato uno strumento - ha spiegato l’assessore Francesco Romeo - per facilitare gli spostamenti all’interno del centro urbano ma anche con l’immediato hinterland. Una brochure che cittadini e visitatori potranno facilmente consultare per trovare tutte le indicazioni utili per gli spostamenti all’interno di un territorio vasto ed articolato come quello catanzarese. Nei prossimi giorni le circoscrizioni provvederanno alla distribuzione che sarà effettuata nei punti commerciali, ed in quei luoghi pubblici di maggio afflusso di utenti”.L’assessore Romeo è intervenuto sulla polemica delle strisce pedonali nel quartiere Mater Domini definendola “del tutto inopportuna e priva di fondamento”.“Le strisce - ha proseguito il delegato di giunta al traffico - sono state soltanto rinnovate, quindi, sono rimaste evidenziate nello stesso posto dove, cioè, i pedoni possono attraversare la strada per raggiungere la Piazza della Chiesa Mater Domini, la Chiesa e Via Tommaso Campanella. Strada dove numerose sono le attività commerciali raggiunte a piedi dagli abitanti del quartiere. Inoltre – ha concluso Romeo - la posizione degli attraversamenti pedonali risulta ben visibile anche da chi proviene dalla strada vicina, cosa impossibile se fossero state poste distanti dalla curva”.

giovedì 10 aprile 2008

Elezioni in diretta sul sito web www.comunecatanzaro.it


Oggi alle ore 16,00, presso la sala dei concerti del Palazzo comunale, l’ufficio elettorale comunale terrà una riunione organizzativa e formativa con i Presidenti di seggio per le prossime elezioni politiche e provinciali del 13 e 14 aprile 2007.Nel corso della riunione saranno affrontati ed illustrati i principali adempimenti a cui sono tenuti i seggi elettorali con particolare riguardo al ruolo dei Presidenti di seggio. Sul sito istituzionale del comune di Catanzaro (http://www.comunecatanzaro.it/ ), nell’apposito link “speciale elezioni 2008” saranno consultabili tutti i risultati elettorali relativi alle elezioni politiche e provinciali.Da domenica 13 aprile saranno visibili i dati relativi all’affluenza alle urne registratasi nella città Capoluogo.A partire da lunedì 14 aprile tutti i cittadini potranno consultare, in tempo reale, l’andamento del voto nella città di Catanzaro. Grazie al nuovo software di raccolta dati, tutti i risultati elettorali, sezione per sezione, saranno resi visibili sul sito del comune non appena gli stessi pervengono dai seggi elettorali. Un servizio, quindi, assolutamente all’avanguardia che rappresenta un punto di eccellenza nell’ambito dei servizi offerti al cittadino.

mercoledì 9 aprile 2008

Minaccia suicidio - Dieci ore sul davanzale per avere lo stipendio

Dieci ore in bilico su un davanzale. Tensione ieri in centro, per tutta la giornata, dove si è esasperata la già drammatica vicenda di un operaio da 7 mesi in bolletta. L'ira del trentacinquenne C. T. originario di Acerra ma residente nel crotonese, è sfociata in una minaccia di suicidio - fortunatamente scongiurata - da una finestra degli uffici dell'Ambito territoriale ottimale del capoluogo che si affacciano su discesa Case Arse; l'ultima rimostranza che sta vedendo protagonisti da mesi i dipendenti della Gerica, la società dell'Ati Dondo-Ibi di Torino che gestisce i sessanta depuratori di tutto il territorio provinciale.
Il tentativo di mediazione operato dalle forze dell'ordine, iniziato nelle prime ore della mattinata, si è concluso intorno alle 20, solo dopo l'intervento del questore Sandro Federico (insieme al vicequestore vicario Angelo Carlutti) che lo ha esortato ad avere fiducia nelle istituzioni. È stato allora che il trentacinquenne è stato portato con una volante negli uffici del commissario straordinario dell'amministrazione Provinciale, Fabio Costantini, arrivato in tutta fretta da Ancona. All'incontro hanno preso parte anche il prefetto Salvatore Montanaro, i due sub commissari della Provincia, Eugenio Pitaro e Leonardo Guerrieri, il sub commissario per l'emergenza ambientale Luigi La Sala oltre che le forze di Polizia, il direttore generale dell'Ato, Salvatore Russetti. Nei pressi si erano già visti il comandante dei vigili del fuoco Emilio Occhiuzzi, l'on. Francesco Forgione, oltre che rappresentanti sindacali.
Rasserenati gli animi, il prefetto Costantini ha dato a tutti appuntamento per oggi alle 10.30 in Provincia, per discutere di un intervento risolutivo e giuridicamente valido che permetta ai dipendenti della Gerica di avere le proprie spettanze, magari bypassando i pagamenti da parte della ditta. Tutta la vicenda, infatti, ruota attorno a quello che all'apparenza può sembrare solo un passaggio burocratico ma che in realtà è una morsa che sta mettendo in crisi 35 famiglie.
Le competenze di Regione, Provincia e Ato si intrecciano ma secondo quanto appreso, anche attraverso le parole del direttore generale dell'Ato, la Gerica avanza una somma pari a 20 milioni di euro che potrebbe essere corrisposta se e solo se l'azienda producesse una nota delle spese sostenute in mesi di lavoro, comprensiva di specifica sugli stipendi dei dipendenti. Cosa che, stando a quanto riferito, ancora non è arrivata. E in tutto questo tempo sono valse quasi a nulla le sollecitazioni provenienti dalla presidenza della Provincia a favore dei lavoratori: «Solo risposte interlocutorie» ha specificato il sub commissario Pitaro. Proprio quest'ultimo, insieme a Guerrieri, ha testimoniato sul grande impegno profuso a tutela dei diritti dei lavoratori della Gerica dal prefetto Costantini che, proprio di recente, ha anche chiesto un intervento economico alla Regione.
Ma tornando alla triste vicenda, intorno all'ora di pranzo sembrava che le cose si fossero messe nel verso giusto. Dopo un paio d'ore di trattative - nel frattempo erano già intervenuti carabinieri, polizia, polizia provinciale e la prima squadra dei vigili del fuoco - e solo dopo aver appreso della volontà del commissario di incontrarlo, l'uomo si era convinto a scendere. Evidentemente la rabbia di C.T., padre di due bambine e con una finanziaria da pagare, non si era ancora esaurita. La protesta non si è arrestata e la fitta nebbia che è scesa in città nel tardo pomeriggio non ha certamente facilitato le operazioni delle forze dell'ordine. Massima solidarietà e disponibilità hanno espresso i tecnici dell'Ato che hanno però stigmatizzato l'assenza, ieri, della dirigenza Gerica. Gli stessi si sono impegnati a trovare le risorse.
Intanto nei prossimi giorni cambierà la società di gestione dei depuratori; la Gerica si è autoesclusa dal servizio non partecipando alla gara d'appalto per l'affidamento dello stesso.

La cronaca d'una lunga giornata

La lunga giornata di apprensione per la vita di C.T. ha avuto inizio ieri mattina, quando l'uomo, senza stipendio da sette mesi, s'è sporto da una finestra degli uffici dell'Ato di via Case Arse minacciando di gettarsi nel vuoto.
Intorno alle 13 l'uomo sembrava essersi convinto a recedere, ma all'improvviso è tornato sui propri passi reiterando la minaccia e chiedendo ulteriori garanzie.
Solo in serata, dopo l'intervento del questore Federico, C.T. ha abbandonato gli uffici dell'Ato per raggiungere l'ufficio del commissario straordinario della Provincia, Costantini, per un incontro cui ha preso parte, tra gli altri, anche il prefetto Montanaro.

Giusy Armone

gazzetta del sud

martedì 8 aprile 2008

Scossa di terremoto avvertita in città

Una scossa sismica e' stata avvertita dalla popolazione in provincia di Cosenza e Catanzaro. Le localita' prossime all'epicentro sono Parenti, Colosimi e Bianchi nella Provincia di Cosenza, Carlopoli nella Provincia di Catanzaro. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni alle persone o alle cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico si e' verificato alle ore 19,20 con una magnitudo di 4.0.

Come si fa ad inserire passaggio pedonale in curva?



E' sotto gli occhi di tutti ... nel quartiere materdomini nelle vicinanze della Chiesa parrocchiale sono state tinteggiate le strisce pedonali in piena curva. Ma chi è che ha autorizzato tutto ciò? Vi siete dimenticati che spesso i pedoni in quel tratto di strada vengono investiti? Ma possibile che le regole elementari per la gestione della segnaletica stradale da noi non vengono rispettate? Oltre alle foto per rendere l'idea abbiamo allegato un video che meglio fa comprendere come le cose vengono fatte senza pensare al cittadino.

http://it.youtube.com/watch?v=ErJVjcYDSO0

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE / CHIUSE VIA DE GRAZIE E VIA XX SETTEMBRE




Sono state chiuse al traffico, fino al prossimo 16 aprile, via De Grazie e via XX settembre, per consentire i lavori di ripristino della pavimentazione stradale e contestualmente, la ristrutturazione esterna di un immobile privato. Per quest’ultimo lavoro il tratto di strada interessato va dal civico 65 al civico 67. L’apposita ordinanza è stata emanata dall’ufficio traffico diretto da Aldo Mauro e contiene l’istituzione del divieto di transito e del divieto di sosta con rimozione forzata sui tratti interessati dai lavori. Il transito alternativo è regolato da apposita segnaletica previo impiego di movieri od impianto semaforico. L’Impresa appaltatrice, opporrà i cartelli di preavviso della citata chiusura con l’indicazione dei percorsi alternativi garantendo, inoltre, idonei tragitti pedonali, collocando in prossimità del cantiere i prescritti segnali ed adottando tutti gli accorgimenti necessari per la sicurezza, secondo quanto prestabilito dal Codice della strada;
Il Comando di Polizia Municipale e gli Agenti della Forza Pubblica vigileranno sull’esatta esecuzione dell’ordinanza apportando, se necessario, variazioni atte a garantire una più fluida circolazione del traffico veicolare ed una maggiore sicurezza.

A Giugno le nozze tra Briatore e la Gregoraci


Hanno finalmente una data le nozze tra Briatore e la Gregoraci. Anzi, sono due, il 13 e 14 giugno, visto che i festeggiamenti della coppia più scintillante dello showbiz si protrarranno per un weekend intero.

Secondo il re del gossip Alfonso Signorini, infatti, la presentatrice e il manager si sposeranno il 13 e 14 giugno, con un festeggiamento che durerà ben due giorni. Grandi celebrazioni (degne di una coppia tanto benestante quanto trash) dunque per un matrimonio che è stato annunciato tante volte, poi sembrava dovesse saltare, poi ancora pareva essersi arenato sulla scelta del luogo e infine potrebbe aver trovato uno spiraglio per realizzarsi.

In fondo era stata la stessa Elisabetta, che Flavio chiama affettuosamente «terrona», a confessarci a Sanremo che la preparazione di abito, bomboniere e partecipazioni non era in stallo, ma che semplicemente era «solo colpa nostra che non vogliamo riferire troppi dettagli, ma i preparativi vanno avanti». Ecco ora la riprova. Auguri.

lunedì 7 aprile 2008

L'OSSERVATORIO DEL DECORO DI CATANZARO SUI MANIFESTI ABUSIVI

Siamo alle solite! Ad ogni tornata elettorale c’è chi crede che i muri della Città possano diventare il supporto ideale per affiggere tutti quei manifesti elettorali che, evidentemente, con incontrollati istinti di vanagloria e con innata tendenza alla prevaricazione, i vari candidati stampano e fanno stampare in quantità enormemente superiore a quella necessaria per ottemperare alla corretta affissione negli spazi appositamente destinati dall’Amministrazione comunale.
Questi signori della politica offendono Catanzaro con il loro sprezzante comportamento, tanto che noi dell’Osservatorio sul Decoro Urbano della Città di Catanzaro ci chiediamo con quale coraggio ardiscano di chiedere i loro voti a quegli stessi cittadini ai quali deturpano la Città, assimilandosi, ed in qualche occasione addirittura provocando un danno maggiore, ai tanto vituperati graffitari che, purtroppo, nella Città dei Tre Colli imperversano da anni senza che alcuna Autorità abbia mai posto in essere ogni opportuna azione di contrasto.
Poiché il fine principale cui tendiamo è quello di ridare il giusto decoro alla nostra Città, prima di chiedere ospitalità alla stampa per segnalare questo grave malcostume, abbiamo telefonato ad alcune Segreterie politiche (anche di candidati cittadini di spicco) per sollecitare la defissione dei manifesti abusivi ma, purtroppo, al di là di promesse di convenienza (si sa, in campagna elettorale certi politici usano la tattica di non scontentare nessuno), i manifesti sono tutti ancora in brutta mostra a deturpare i muri della Città. La legge finanziaria 2007, ci auguriamo che il Comune e la Polizia Municipale ne abbiano cognizione, ha apportato una serie di modifiche alla normativa riguardante le affissioni abusive ed oggi vi sono regole più efficaci per contrastare una forma di inciviltà che tanto danno arreca al decoro delle Città: è stata reintrodotta la norma che considera responsabile il committente e non l’esecutore materiale dell’abuso ed è stato stabilito che chi viola la legge, oltre al pagamento delle salatissime sanzioni pecuniarie ammontanti a parecchie migliaia di Euro, si dovrà fare carico anche delle spese della defissone.
Noi dell’Osservatorio sul Decoro Urbano della Città di Catanzaro abbiamo fotografato tutti i manifesti abusivi (che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini) e queste immagini - che volutamente omettiamo di fornire alla stampa per evitare strumentalizzazioni politiche - sono a disposizione della Polizia Municipale perché adotti i necessari provvedimenti di legge. E’ chiaro che se il Corpo di Polizia Municipale non intendesse utilizzare le nostre foto, dovrà provvedervi in proprio in modo da non incorrere in una omissione che sarebbe causa di un quadruplo danno alla nostra Città: infatti, a quello discendente dal deturpamento dell’immagine cittadina, si assommerebbe il danno derivante dai costi che l’Amministrazione comunale dovrà sostenere per la defissone dei manifesti, l’ulteriore scaturente dal mancato introito per le sanzioni non applicate, ed a tutti e tre quello più generale che vedrebbe il Comune impotente (o negligente) di fronte ad un fenomeno di inciviltà che il Legislatore stesso ha ritenuto non più sopportabile.
Vogliamo augurarci che l’Amministrazione comunale ed il Corpo di Polizia municipale non scelgano di far finta di non vedere, anche perché questo Osservatorio ha tutta l’intenzione di non demordere su qualsiasi tema che riguardi la salvaguardia del decoro della nostra Città.

sabato 5 aprile 2008

Alla III CIRCOSCRIZIONE nel riordino delle Farmacie si pensi a S. Maria e Cava

Ho appreso dalla stampa, con molto interesse, che l’Assessorato alle Attività Economiche ha preparato una bozza di riordino delle Farmacie nel territorio catanzarese.Tuttavia ritengo di dover dissentire da alcuni passaggi della nota stampa suddetta ed inoltre riportare l’attenzione mia, e quella dei cittadini su alcune situazioni di fatto che non possono essere trascurati.Per quanto concerne il passato ricordo l’eccellente e difficile lavoro del vero primo riordino delle sedi farmaceutiche effettuate dall’Assessore dell’epoca Toti Mercurio.Successivamente venne ripresa la tematica dall’Assessore Baldo Esposito, il quale nel breve tempo del suo mandato era stato capace di intavolare sinergie e unioni d’intenti con le categorie e gli organi preposti.Pertanto mi meraviglia, conoscendo la correttezza personale e l’altrettanto validità istituzionale dell’Assessore Curcio, la sua affermazione di 30 anni di immobilismo.Infine altrettanto strano mi appare la scelta o la dimenticanza di non tenere in nessun conto la possibilità ancora aperta e non chiarita della sede farmaceutica prevista a Cava – S.Janni. A mia conoscenza, e posso anche sbagliare, ancora non esiste una definitiva sentenza del Consiglio di Stato sulla possibile apertura di quella sede.Per questo bisognerebbe prevedere nella nuova bozza di riordino la possibilità che un’ulteriore sentenza crei un esubero o quanto meno la necessità di dover successivamente rivedere alcune cose. Del resto quanto da me anzidetto è contenuto nella delibera del Consiglio della Terza Circoscrizione che dopo un’attenta analisi del territorio e viste le numerose lamentele dei cittadini, ha deliberato l’apertura di due nuove sedi farmaceutiche, una proprio nella zona Cava – S. Janni e l’altra nel centro di S. Maria.Cava e S. Janni rappresentano dei quartieri in continua evoluzione demografica mentre S. Maria racchiude già un’ampia popolazione dove l’unica Farmacia si trova fuori dal centro storico, obbligando gli abitanti ad attraversare il quadrivio con tutte le problematiche connesse.Certo della sensibilità, correttezza e disponibilità dell’Assessore Curcio spero che ancora ci sia la possibilità di rivedere alcune decisioni nell’interesse comune dei cittadini che hanno la necessità di un servizio così importate quale quello della distribuzione farmaceutica.Altrettanto spero che la delibera della Terza Circoscrizione, nella quale si chiede l’apertura delle Farmacie nei quartieri Cava – S. Janni e S. Maria, venga considerata con la stessa dignità politica della bozza dell’Assessorato alle Attività Economiche. Il Vice Presidente III Circoscrizione- Davide Ruga-

venerdì 4 aprile 2008

Vertice in comune per dettagli sulla tappa del Giro d'Italia




Si è riunito giovedì 3 aprile 2008, presso i locali dell’Assessorato al Turismo del Comune di Catanzaro, il comitato organizzativo della Tappa del Giro d’Italia. La carovana della più importante competizione ciclistica italiana arriverà in città il 13 maggio p.v.
Alla presenza dell’Assessore Roberto Talarico, il responsabile del comitato organizzativo, l’avv. Giuliano Siciliano, ha voluto fare il punto della situazione insieme agli altri componenti della macchina organizzativa.
Erano presenti alla riunione: il presidente provinciale della Federciclismo Giuseppe Brugnano, il tenente Franco Basile in rappresentanza del corpo dei vigili urbani, il geometra del Comune Pasquale Scamardì, l’ingegnere dell’Enel Donato Campanella, l’ingegnere Vito Cannistrà, il funzionario del settore sport Antonio Mustari, il funzionario del settore Turismo Patrizia Barbarelli, l’architetto Francesco Merante, il dipendente del settore turismo Domenico Sorrentino, Anna Astorino e l’ingegnere Cardamone. Quest’ultimo ha reso noto che il 14 aprile p.v. porterà a compimento le procedure di affido per i lavori relativi al rifacimento del manto stradale lungo il tragitto cittadino della carovana del Giro d’Italia.
Sono stati inoltre interdetti all’Enel, l’Italgas e la Telecom i lavori di scavo per la posa in opera di cavi.
Le principali aiuole, come quelle di viale De Filippis, del Nalini, di Bellino, quelle lungo il tragitto e nei pressi del traguardo saranno sistemate con particolari fiori, piante ed elementi d’arredo che formeranno delle scritte di benvenuto.
Grande soddisfazione hanno espresso il Sindaco Rosario Olivo e l’Assessore Talarico - che hanno fortemente voluto che il Giro d’Italia tornasse a Catanzaro - per come sta procedendo il crono programma per la realizzazione dell’evento. La manifestazione sportiva, inoltre, ha accelerato numerosi interventi voluti dall’Amministrazione Comunale, in particolare quello del rifacimento del manto stradale delle principali arterie cittadine per un investimento di oltre un milione di euro. Un’autentica ricaduta positiva immediata che consentirà di avere una riqualificazione omogenea del territorio.
Lavori importantissimi, che consentiranno a Catanzaro di prepararsi al meglio in vista dell’importante competizione internazionale e, allo stesso tempo, di farsi trovare pronta all’imminente stagione estiva.
L’evento promosso dall’Amministrazione Comunale, dalla Regione Calabria e dalla Camera di Commercio sarà una vetrina importante per la città Capoluogo.
Pertanto, il comitato organizzativo di tappa, su decisione del dirigente responsabile Giuliano Siciliano si riunirà ogni martedì e giovedì. E’ stato costituito inoltre il comitato locale di tappa che si occuperà dell’accoglienza della carovana del Giro.

giovedì 3 aprile 2008

Si è Riunita la Conferenza Episcopale Calabra


Nei giorni 31 marzo, 1 e 2 aprile, presenti tutti i vescovi della regione, si è riunita, nel Santuario di Paola, la Conferenza Episcopale Calabra.E' stata presieduta da S.E. Monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, che, per acclamazione, è stato riconfermato, per il prossimo quinquennio, alla guida della Cec. Ai lavori, che hanno fatto registrare la visita di cortesia del presidente della giunta regionale, on.le Agazio Loiero, ha preso parte anche Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo eletto di Locri-Gerace. In apertura, Monsignor Mondello ha formulato un affettuoso augurio di benvenuto a Monsignor Morosini, evidenziando come la preparazione e l'esperienza da questi maturata nel governo del suo Ordine religioso gli consentiranno certo di rendere un ottimo servizio alla Chiesa di Dio che è in Locri-Gerace. Ciò, ha sottolineato Monsignor Mondello, ha un forte valore simbolico, dal momento che la scelta operata dal Santo Padre cade in concomitanza con la chiusura dei festeggiamenti del 500° anniversario della morte di san Francesco di Paola. Successivamente, Monsignor Mondello ha riferito sui lavori dell’ultimo Consiglio Permanente della CEI. Quindi, la Cec ha approvato i Lineamenta, preparati in vista del Convegno delle Chiese di Calabria (previsti per la primavera del 2009), che saranno inviati quam primum a tutte le realtà ecclesiastiche calabresi. In seguito, preso atto che il trasferimento ad altra sede di Monsignor Bregantini ha reso vacante la Presidenza della Commissione del Clero e della Vita Consacrata, la Cec ha chiamato a ricoprire tale incarico il vescovo di Cassano Ionio, Padre Vincenzo Bertolone. Sono state, inoltre, assegnate a Monsignor Morosini sia la presidenza della Commissione dell’Evangelizzazione dei popoli e cooperazione tra le Chiese, sia il servizio della Pastorale Giovanile. Il sacerdote Marcello Froiio è stato, invece, nominato promotore di giustizia del Tribunale Ecclesiastico Regionale, mentre a monsignor Luigi Cantafora, delegato per la Caritas, è stata assegnata la delega per la Fondazione Facite. I lavori sono proseguiti con la relazione del Rettore del seminario teologico “San Pio X” in merito al convegno sui seminari regionali e su altre questioni inerenti la vita dell’istituto catanzarese. Esaminando contorni e contenuti dello Statuto della Fondazione Facite, la Cec ha ascoltato i suggerimenti formulati da monsignor Schinella e dall’avv. Scerbo, demandando il compito di procedere alla definitiva stesura dello Stesso all’Osservatorio giuridico ed alla Facite. Si è, quindi, proceduto all’audizione di Monsignor Luigi Renzo sul progetto “Calabria excelsa”, della fondazione Paolo di Tarso; sulla bozza d’intesa tra la CEC e la Regione Calabria per la tutela dei beni culturali ecclesiastici; sul convegno che, unitamente alla Cei, la Commissione presieduta dallo stesso Monsignor Renzo ha organizzato, per il 13 e 14 maggio prossimi, nei saloni dell’Oasi Bartolomea, sulla valorizzazione dei beni culturali. Dopo aver preso visione del testo del Protocollo d’Intesa con la Regione Calabria sull’assistenza religiosa negli ospedali, da sottoporre al vaglio della Regione Calabria in vista di un accordo in materia, la Cec ha ascoltato Suor Benedetta Scolaro, responsabile Usmi Regionale, in merito alle modalità organizzative del convegno che il 25 aprile prossimo si terrà al centro agroalimentare di Lamezia Terme, sul tema: “La Vita Consacrata, risorsa per la Chiesa”. I lavori sono proseguiti con l’intervento di Monsignor Domenico Crusco, che dopo aver dato notizia dell’avvenuta nomina di tre membri della Commissione presbiterale regionale in seno alla Commissione presbiterale nazionale, ha illustrato il programma del convegno avente ad oggetto “Presbiteri e diaconi: Comunione e testimonianza” (in calendario per il 19 giugno 2008) e la scaletta dell’incontro dei seminaristi, previsto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Infine, la Conferenza ha sentito la dottoressa Paola Pellicanò, sia in riferimento al lavoro di sensibilizzazione e formazione svolto in alcune diocesi sui metodi naturali, da inserire nella pastorale familiare per favorire una paternità ed una maternità responsabili; sia sulle linee generali per giungere alla costituzione di un associazione calabra sul metodo Billings.In chiusura, i Vescovi hanno espresso, ancora una volta, profondo rammarico per la recrudescenza criminale , causa dello scorrere sulle strade calabresi del sangue d’innocenti e segno del disprezzo della vita. Invitano , dunque, tutti ad impegnarsi per la costruzione della civiltà dell’amore.Inoltre, alla vigila della tornata elettorale, esortano i credenti ad esercitare il diritto dovere del voto in conformità alla propria coscienza, tenendo presenti la difesa dei valori cristiani ed il bene comune. Infine, i vescovi, hanno partecipato alla solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Attilio Nicora, Presidente dell’APSA, a chiusura dei festeggiamenti del 5° centenario della morte di San Francesco di Paola. Al Patriarca Paolano affidano il cammino di crescita spirituale, umana e sociale delle genti di Calabria.

Violenta grandinata ha imbiancato l'hinterland


Catanzaro tuoni fulmini e violenta grandinata con chicchi grandi come ceci che hanno imbiancato la città e l'hinterland. Rallentamenti sul traffico veicolare. Particolarmente colpita la zona che va da Settingiano a Lamezia Terme. Molti gli interventi dei Vigili del Fuoco.

Sandra Pascali eletta Presidente Coldiretti


L'imprenditrice agricola Sandra Pascali e' stata confermata presidente della sezione Coldiretti di Catanzaro nel corso dell'assemblea dei soci che si e' svolta presso la Camera di Commercio.Sandra Pascali e' anche presidente dell'Associazione agrituristica interprovinciale Terranostra e componente di giunta della Camera di Commercio di Catanzaro in rappresentanza delle imprese agricole.Nel corso dell'assemblea, alla quale hanno partecipato il Presidente Regionale dell'organizzazione Pietro Molinaro e il Direttore Angelo Milo, Sandra Pascali nel suo intervento introduttivo ha detto che ''la sezione di Catanzaro e' stata luogo di sintesi ma anche di maturazione accelerata del progetto di rigenerazione che ha investito l'organizzazione dal livello regionale fino a quello territoriale; il progetto rigenerazione - ha continuato la presidente - ha come obiettivo una forte integrazione tra cultura organizzativa e cultura d'impresa".Nella citta' di Catanzaro, ha ricordato, si sta definendo la costituzione del Consorzio del Parco Commerciale Naturale della Citta' di Catanzaro: "Rappresenta una grande opportunita' per le imprese agricole della citta' ma anche di tutta la provincia.Attraverso questo progetto -continua- si intende valorizzare la relazione citta'-campagna, creando interesse per la scoperta dell'ambiente e dell'attivita' agricola, favorire lo sviluppo e il recupero del valore culturale del territorio, conoscere l'origine dei prodotti alimentari e i percorsi che fanno dal campo alla tavola, educare al consumo consapevole attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari, salvaguardia dell'ambiente e risparmio energetico".

Eroina e cocaina, arrestato 25enne



Un giovane, Giuseppe Timpano, di 25 anni, di Catanzaro, è stato arrestato dalla polizia stradale con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Timpano viaggiava insieme ad altre due persone a bordo di un'automobile fermata per un controllo lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria nei pressi dello svincolo di Pizzo. Dall'auto sulla quale viaggiavano i tre giovani, prima di fermarsi, è stato gettato un involucro che è stato recuperato dagli agenti e che conteneva otto grammi di eroina e due di cocaina. Dagli accertamenti fatti dai poliziotti è emerso che a disfarsi dell'involucro era stato Timpano. Le due persone che viaggiavano con lui in auto, F.S., di 27 anni, e D.M., di 29, anche loro di Catanzaro, sono state denunciate in stato di libertà.
fonte: telereggiocalabria.it

mercoledì 2 aprile 2008

Croce Rossa di Catanzaro comunica apertura sportello “Informa Famiglie”


Il commissario della sezione femminile della Croce Rossa di Catanzaro, Michela de Rosa Montanaro, ha scritto al sindaco, On.Le Rosario Olivo, per comunicargli l’apertura dello sportello “Informa Famiglie” allo scopo di ampliare l’opera di ascolto e soccorso che la Croce Rossa rivolge a famiglie e giovani in difficoltà. “Le aree tematiche d’intervento che ci si propone di affrontare – spiega nella lettera la dottoressa Montanaro - riguardano problemi relazionali, questioni educative e legali, difficoltà di comunicazione intrafamiliare. Lo sportello rappresenta anche una occasione di incontro e di ascolto attraverso le quali, le famiglie,saranno messe a conoscenza dei servizi presenti sul territorio. Allo sportello presteranno la propria opera volontaria professionisti del campo medico, psicologico e legale. Lo “Sportello Informa Famiglie” si rivolge a minori ed a nuclei familiari che risiedono a Catanzaro e svilupperà anche in servizio di rete con le istituzioni locali e con tutti gli altri servizi esistenti”. Gli incontri si terranno nei locali della sede della C.R.I di via San Brunone di Colonia, n°1 dalle ore 16 alle ore 18 secondo il seguente calendario. Mese di aprile giorno 8 e 29, mese di maggio nei giorni 6 e 27, mese di giugno giorno 3 e giorno 24. Il sindaco Rosario Olivo ha ringraziato la dottoressa Montanaro e tutta la sezione femminile del Comitato provinciale della C.R.I. “per l’interessante iniziativa messa in campo al servizio dei ceti più deboli della comunità. Un servizio - ha proseguito - di grande valenza sociale che contribuirà a rafforzare le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale in tema di Politiche sociali e che contribuirà, quindi, a creare le condizioni per una migliore qualità della vita anche nella nostra città."

Consigliere RANIERI(PD) sulla questione RAI Calabria


All’attenzione CORECOM Calabria


Sento il dovere di intervenire nuovamente sulla questione RAI Calabria per alcune questioni che mi lasciano fortemente perplesso. Prosegue, in modo evidente, infatti, ad essere mantenuto un forte comportamento discriminatorio in quella che dovrebbe essere la corretta e plurale informazione fornita da una televisione pubblica. Un esempio viene dal settimanale Rai Calabria, al quale, a mio parere, si aggiunge un problema di par condicio politica dopo alcuni servizi mandati in onda domenica che evidenziavano la parzialità ( stile TG4 di Emilio Fede) dell’informazione politica Rai (sorda ai richiami dell’autorità di controllo). Servizi riferiti alla visita in Calabria di Veltroni e Berlusconi.
Non mi piace la disputa campanilistica, ma tali comportamenti non aiutano a smorzare le contrapposizioni territoriali anzi le alimentano, e di queste la Calabria non ne ha proprio bisogno.
Il problema a mio parere non sta nella presenza o meno di una sede Rai nel Capoluogo di regione, ma nella volontà di voler fare giornalismo obiettivo di fare, cioè, informazione libera, indipendente ed equamente distribuita che tratta la realtà locale con la garanzia dell’obiettività. Informazione che evidenzia i fatti positivi prodotti dell’ente locale a prescindere la sua guida politica, riuscendo ma anche a raccontare i fatti da ogni angolo della nostra terra, senza discriminazione o privilegio. I calabresi hanno il diritto di avere un servizio pubblico corretto ed attento alle mille sfaccettature della società calabrese, che non sia condizionato da interessi estranei alla gestione aziendale, una sede Rai regionale in grado di dare risposte alle aspettative di tutta la comunità calabrese senza alcuna prevaricazione professionale o territoriale. E’ certo che una informazione così come quella fornita dalla sede di Cosenza non aiuta la crescita e lo sviluppo della nostra Regione.


Andrea Ranieri Consigliere Comunale Catanzaro PD

martedì 1 aprile 2008

Intervista a Luigi de Magistris


tratto da democrazialegalita.it

di Daniela Gaudenzi - democrazialegalita.it

1 aprile 2008."Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due magistrati esemplari ed hanno rappresentato un indiscusso punto di riferimento"


Intervista a Luigi de Magistris


Lei ha ricordato a Campi Bisenzio come Falcone e Borsellino abbiano influito nella sua scelta di voler essere magistrato. Che cosa pensa a sedici anni di distanza, quando i mandanti esterni non sono stati individuati, e l’ufficiale indagato per la scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino chiede a sua volta di indagare sui servizi segreti?


Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due magistrati esemplari ed hanno rappresentato un indiscusso punto di riferimento soprattutto per chi ha deciso di provare a superare il difficile concorso in magistratura agli inizi degli anni ’90. Nonostante i sedici anni trascorsi, penso che vi sia un filo conduttore, dal 1992 ad oggi, ma sono in pochi, all’interno delle Istituzioni, a volerlo seguire ed individuare.
Falcone e Borsellino da morti vengono pianti dal ceto politico quali esempi ammirevoli di magistrati silenziosi, alieni da qualsiasi rischio di “sovraesposizione mediatica”. Al contrario Paolo Borsellino ha rilasciato due giorni prima di Capaci e due mesi prima di via D’Amelio un’ intervista dirompente su mafia e politica caduta in un assordante silenzio. Oggi cosa è cambiato secondo Lei nel rapporto tra potere politico, magistrati “scomodi”, media?

Sostanzialmente non è cambiato nulla. Il potere politico ha ancora di più allargato, se possibile, la sua capacità di penetrazione, anche all’interno della magistratura e dei “media”. Vi sono ancora, però, magistrati e giornalisti liberi ed indipendenti che, quotidianamente, ossequiano, degnamente, la Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza.

Lei insieme a Clementina Forleo è stato accusato di aver usato in modo improprio e disinvolto gli organi di informazione, accuse da cui è stato prosciolto anche in sede disciplinare; i detrattori storici di Mani Pulite e di Giancarlo Caselli contrappongono la compostezza delle vecchie “toghe rosse” al protagonismo televisivo delle nuove generazioni per attaccare voi, dopo aver delegittimato chi vi ha preceduto. E’ un’analisi che condivide?

Non saprei rispondere perché non mi riconosco nel quadro che vogliono dipingere nei miei confronti. Sono sempre stato un magistrato schivo e riservato. La “denuncia” pubblica, ad un certo punto, è stata necessaria e doverosa per i fatti inauditi che stavano accadendo in Calabria.


“Cattivo magistrato” per aver interpretato e vissuto una professione come una “missione”; è il ritornello costante che ha accompagnato le inchieste che si sono occupate degli intrecci tra politica, affari e associazioni criminali da Tangentopoli al processo Andreotti. Oggi viene fatto proprio in via pregiudiziale anche dal CSM. Come si può spiegare?


Quel termine missione è stato utilizzato, in modo effettivamente sconcertante, dal rappresentante del Procuratore Generale della Cassazione nel processo disciplinare. Evidentemente, non si vuole un Magistrato che metta troppo amore e passione in quello che fa. Del resto, il processo disciplinare nei miei confronti è la testimonianza oggettiva del solco – che appare allo stato incolmabile – tra una parte dei magistrati (che vogliono solo fare il loro lavoro nell’esclusivo interesse della Giustizia) e coloro i quali dovrebbero rappresentare l’organo di autogoverno della magistratura.

Nei capi di incolpazione, da cui poi è stato assolto, sono stati definiti “inammissibili sfoghi” del tenore “vogliono togliermi le inchieste”, “vogliono fermarmi” puntualissime realtà. La controriforma Castelli, sostanzialmente in vigore, che ha ampliato i poteri di intervento disciplinare del ministro della Giustizia e ha gerarchizzato le procure ha contribuito a determinare il suo isolamento e la successiva sottrazione delle inchieste?


Da umile magistrato, e non da mago, avevo previsto, punto per punto, l’esito della mia vicenda, esponendolo anche (ex ante) in sedi istituzionali. Non vi è dubbio che la controriforma dell’ordinamento giudiziario ha avuto un peso rilevante nella mia vicenda. Si vuole affermare il modello (sic) di magistrato, consolidatosi tra gli anni ‘20 e ’50 del secolo scorso, in un momento storico, tra l’altro, quello attuale, di degrado etico che non era riscontrabile in quel periodo. Sono anni che denuncio pubblicamente, in convegni, articoli e pubblicazioni, l’imperante gerarchizzazione e burocratizzazione degli Uffici di Procura: si sta smarrendo la valenza della magistratura quale potere diffuso, la concezione della libertà ed indipendenza (anche all’interno dell’ordine giudiziario) che deve valere per ogni magistrato (unita, ovviamente, alla responsabilità del suo agire).
Il 26 gennaio, al Quirinale per le consultazioni, Clemente Mastella ha detto tra l’altro: “Mi aspetto di essere di nuovo il ministro della Giustizia, nel prossimo Governo. Me lo aspetto come risarcimento”. Ad un mese dal voto “rinuncia” a candidarsi e verosimilmente non sarà ministro… Come cittadino quali requisiti minimi riterrebbe necessari per l’esercizio di tale ministero?

Essere una persona onesta (sarebbe già un successo).

Lo stesso giorno in uno striscione contro i coniugi Mastella affisso davanti al municipio di Ceppaloni appare la frase “Solidarietà a De Magistris e Forleo. Oggi è reato essere magistrato”. Dopo la ola parlamentare al ministro dimissionario, un segno molto concreto della lontananza dei cittadini dal “Palazzo” come era già avvenuto in Calabria?


Credo vi sia oggi un solco profondo tra una parte consistente del cd. paese reale ed i partiti e coloro i quali li rappresentano. Da questo punto di vista anche il segnale che il CSM ha dato sulla mia vicenda è devastante, come ha detto un mio amico una parte delle Istituzioni sta cercando di soffocare una creatura che si sta formando, che sta crescendo. La coscienza civile e la partecipazione democratica fanno paura al “manovratore”. Vi è sete di Politica, con la P maiuscola, non vi è antipolitica, come strumentalmente sostiene qualcuno. Speriamo che questo fossato sia presto colmato.
Nei programmi elettorali non si parla di giustizia, con l’eccezione significativa di Berlusconi che punta alla separazione delle carriere e alla sostanziale soppressione delle intercettazioni. Con l’ attuale stato della giustizia, i tempi dei processi dovuti agli interventi legislativi bipartisan degli ultimi dieci anni, le leggi ad personam in vigore, come si spiega questo silenzio?

Non ho visto, in concreto, in questi anni, alcuna differenza di comportamenti concreti sul tema della Giustizia, ad eccezione di qualche voce isolata che, alla fine, viene puntualmente emarginata. Penso che non si voglia una Giustizia efficiente, rapida e giusta, che realizzi, in primo luogo, l’art. 3 della Costituzione Repubblica: tutti sono uguali davanti alla legge.

Per qualche giorno si è parlato di “Liste pulite”; dando un’occhiata alle candidature soprattutto dalle parti UDC e PDL, ma non solo, viene in mente l’affermazione di Boemi sostituto procuratore a Reggio Calabria: “intanto dopo la prima sentenza di condanna diventi senatore, poi vediamo”. . . .


Da napoletano mi sono sempre piaciute le sceneggiate...

Anche da una recente operazione calabrese “Onorata sanità”, emerge un quadro agghiacciante di collusione tra politica, cosche, affari, sanità, tanto che risulta impossibile tracciare un discrimine tra soggetti “politici” e soggetti appartenenti tout court alla criminalità organizzata. La Commissione Antimafia ha paragonato l’ ‘ndrangheta ad Al Queda per sottolinearne la pericolosità e la capillarità. E’ un accostamento utile?


Le analisi sulla ‘ndrangheta sono state fatte già da tempo, da più parti e da parte di più professionalità. L’accostamento che vorrei che si realizzasse, però, è quello tra le parole (troppe) ed i fatti (pochi). Allo stato, purtroppo, non vi è la volontà politica di affrontare i rapporti tra ‘ndrangheta e politica, istituzioni ed economia. Quei pochi magistrati che ancora si ostinano ad investigare sono sempre più isolati ed esposti e vengono puntualmente “colpiti”.

A Strasburgo, Lei aveva spiegato come in Calabria non ci sia sviluppo perché “i soggetti che determinano le modalità di attribuzione dei fondi europei sono gli stessi che ne beneficiano attraverso un sistema di ‘sodalizi criminali’ composti da politici, professionisti, uomini delle istituzioni.” Sta in questo meccanismo, evidenziato anche da Gioacchino Genchi nella relazione che gli ha valso la rimozione da consulente tecnico in Why Not, il superamento delle tangenti?

Le tangenti vi sono sempre, come vi erano nel periodo di “tangentopoli”. Cambiano le forme delle dazioni delle utilità quale prezzo della corruzione. Vi sono le consulenze, i progetti, l’ingresso nelle società, i finanziamenti, i posti di lavoro, le partecipazioni mobiliari ed immobiliari, le movimentazioni “mascherate” del denaro. E’ il controllo della spesa pubblica, indubbiamente, il punto di incontro tra i vari interessi criminali ed il momento di massimo condizionamento del corretto funzionamento delle Istituzioni e della stessa democrazia.



Lei ha deciso di lavorare in Calabria dove pochi magistrati ambiscono a rimanere e ha detto “se vogliono che me ne vada mi devono cacciare”. Se, come io Le auguro, Lei dovesse vincere il ricorso e potesse rimanere a Catanzaro, come vede oggi il suo lavoro futuro, nello stesso contesto istituzionale ed ambientale?



Preferisco non rispondere sino al momento della decisione della Corte di Cassazione sul mio ricorso.


Alla vigilia della decisione un autorevole membro del CSM aveva puntualmente pronosticato “Questo caso Mastella finirà per danneggiare De Magistris, ora vorranno dimostrare che sono capaci di attaccare l’ex ministro e contemporaneamente punire chi l’ha indagato”. Una specie di riconferma sono state le dichiarazioni del presidente dell’ANM, Simone Luerti. E’ andata pressappoco così? Può sintetizzare quali addebiti spiegherebbero una condanna tanto “esemplare”?



Le spiegazioni di quelle affermazioni andrebbero chieste a chi le ha pronunciate. Dal mio punto di vista, contribuirò, in tutte le sedi, a far comprendere diverse condotte tenute, anche da magistrati, sulla mia vicenda. La mia condanna, poi, si fonda, sostanzialmente, sul nulla. E’ una condanna “esemplare” e basta..


Lei ha giudicato “inaccettabile” ed “evidentemente ingiusta” la sentenza che la condanna al trasferimento ad altra sede e ad altre funzioni e ha dichiarato che il CSM, con questo provvedimento le ha risposto che non ci sono le condizioni per fare il magistrato in Calabria. Se le cose stanno così, è facile pensare che tale risposta non è indirizzata solo a lei…. .



La sentenza è indirizzata innanzitutto nei miei confronti, come dicono i penalisti è retributiva e special-preventiva (nel senso che debbo pagare ed “espiare” per quello che ho fatto e non lo devo fare più, mi devo “riabilitare”, da “birichino”, e mettermi sulla “retta via”) e, poi, è general-preventiva nei confronti degli altri magistrati (attenzione, cioè, a quello che fate…). Per quanto mi riguarda, è una condanna che non modificherà, di un millimetro, il mio modo di fare il magistrato. Sono anche convinto che un Giudice imparziale non potrà che annullare tale decisione, così profondamente ed intrinsecamente ingiusta.



Dalla procura generale di Catanzaro è arrivata la richiesta di archiviazione per il filone di Why Not che riguarda Mastella, su cui dovrà pronunciarsi il gip: un provvedimento annunciato?


Anche su questo credo di avere (ed avere già avuto prima ancora che fosse stata formalmente richiesta l’archiviazione) le idee chiare, ma non le posso certo riprodurre pubblicamente…